Analisi dei backlink con un foglio Excel e Webmaster Tools

Se ne parla tanto ora, in realtà se n’è sempre parlato, i backlink sono molto importanti per il posizionamento di un sito web. Se agli albori della SEO tutti i backlink erano buoni, si mettevano ovunque senza stare a pensarci troppo, pian piano Google è diventato sempre più severo. Fino all’arrivo di Penguin. Lì sono cominciati i dolori ed è nata una nuova malattia che ha colpito i SEO a livello mondiale: il terrore da backlink negativo. Giustificata, per altro. Ecco perché diventa importante controllare attentamente i backlink  e scoprire quali siti hanno inserito un link verso di noi. Vediamo, grazie a questo articolo su Search Engine Journal, qual è un buon procedimento da seguire.

#1 Verificare su Google Webmaster Tools

Quello che bisogna analizzare su GWT sono i link in entrata (Traffico di ricerca > Link che rimandano al tuo sito). Prima di scaricare i relativi report è importante guardare i dati che si hanno di fronte:

  • Confronto tra numero totale di backlink e fonte che ne ha di più. Se la proporzione è bassa, ad esempio su 100 backlink, 40 vengono dallo stesso dominio, forse c’è un problema da risolvere.
  • Nella sezione I tuoi contenuti con più link se vedi che la maggior parte dei link puntano all’homepage, è un problema.
  • Nella stessa sezione bisogna vedere anche il numero di domini che puntano a una pagina, se il numero di domini di origine è basso rispetto al numero di link, è possibile che questi vengano identificati come link “run of site”, spesso fonte di penalizzazione, in quanto non danno alcun valore aggiunto e vengono inseriti in footer, blogroll, annunci ecc…

#2 Raccogliere informazioni

Dalla sezione Link che rimandano al tuo sito bisogna scaricare le due tabelle excel: Scarica più link di esempio e Scarica ultimi link. I duo fogli andranno poi combinati, con la colonna A ordinata in modo ascendente e infine eliminando i duplicati.  Ora che si ha un elenco completo lo si può analizzare con Xenu’s Link Sleuth o Screaming Frog, quindi selezionare tutti i risultati che sono non-200 o non-301 e creare una nuova lista. Se possibile andrebbe fatta anche un’analisi dei risultati con rel=”nofollow” nel link o nel meta robots tag, creando così una terza lista. Adesso si deve passare al controllo manuale dei link rimasti (200 e 301).

#3 Controllo manuale dei backlink

  1. Carica le pagine sul browser. Annota i casi in cui si ottiene una 404 – Page not found. Se non appare alcun contenuto, ma neanche una 404 bisogna controllare in maniera più approfondita, a volte i link vengono nascosti nel testo o nei frame.
  2. Guarda la sorgente della pagina (tasto destro oppure CTRL+U).
  3. Nella sorgente cerca (CTRL+F) il nome del tuo dominio. Se non ci sono risultati vuol dire che il link è stato rimosso, e puoi annotarlo nel foglio di calcolo. Se invece ci sono risultati, devi valutare la bontà del link.
  4. Controlla per prima cosa se il link è nofollow, dalla sezione head o come attributo del link. In tal caso segna il backlink nella colonna nofollow del tuo foglio e prosegui.
  5. Se il link non è nofollow devi continuare con i controlli:
    1. Fa parte di una lista di link?
    2. Il link si trova nel footer o nella sidebar?
    3. Il link si trova nei commenti?
    4. Il link è nascosto nella pagina?
    5. La pagina è del tipo “Invia un link” o “Invia un articolo”?
    6. La pagina non ha senso? Sembra creata appositamente per la SEO?

Se una di queste condizioni viene soddisfatta il link deve essere sconfessato (disavow link).

  1. I link sono invece corretti se:
    1. Aggiungono valore al contenuto del sito;
    2. Sono contestualizzati;
    3. Sono naturali, sono cioè stati inseriti nel contenuto senza pagamenti di alcun genere.

#4 Controllo dei domini

Una volta che sono stati controllati i link, bisogna passare al controllo dei domini. Per farlo va scaricata la prima tabella (Scarica questa tabella) da Link che rimandano al tuo sito. Questa nuova lista va confrontata con quella precedentemente compilata ed emersa dall’analisi dei singoli link. Per farlo bisogna innanzitutto separare i dati (Dati > Testo in colonne > Delimitatore > Virgola) e poi uniformare i domini alla lista dei backlink, aggiungendo a tutti il www iniziale. Fatto questo la lista ottenuta va incollata alla lista dei link e poi la colonna va ordinata in maniera ascendente. Da questo nuovo elenco vanno eliminati i duplicati e quelli che non lo sono vanno controllati, esattamente come nel punto #3.

#5 Pulire & Archiviare

A questo punto si hanno quattro colonne:

  • Collegamento rimosso: il link è stato rimosso dal sito oppure è stata rimossa tutta la pagina. Se per ottenere questo risultato è stato necessario contattare qualcuno, va comunque indicato.
  • Dominio rimosso: il dominio non esiste più.
  • No follow: tutti i link caratterizzati dal nofollow.
  • Disavow link: i link che non sono stati eliminati, ma che potrebbero essere dannosi e vanno quindi sconfessati.

Per quest’ultimo punto puoi leggere al seguente link come compilare un file per Disavow Links di Google.

Fonte (in inglese): Search Engine Land