Google Analytics

Lo strumento per la web analysis  creato da Google

Google Analytics è una soluzione di analisi dei dati web di classe enterprise che ti consente di ottenere informazioni dettagliate sul traffico del tuo sito web e sull’efficacia delle campagne di marketing. Funzioni potenti, flessibili e di facile utilizzo ti consentono ora di visualizzare e analizzare i dati sul traffico in modo completamente nuovo. Con Google Analytics è più facile creare annunci più mirati, migliorare le iniziative di marketing e creare siti web che generano un maggior numero di conversioni”. Serve altro? Potrebbe anche bastare, ma proseguiamo.

Come sarà stato facile comprendere già dalla descrizione di se stesso che Google Analytics offre dalla sua pagina di benvenuto,

Home page Google Analytics

siamo di fronte a un servizio di analisi statistica di un sito web. Un servizio gratuito fino a 5 milioni di pagine visualizzate al mese  (Google ha lanciato per la prima volta una versione premium il 30 settembre 2011) che permette a tutti, da responsabili di marketing e marketing online fino a curiosi e appassionati di capire il comportamento del proprio sito, delle pagine, dell’appeal nei navigatori e quindi possibili utenti e clienti.

Attenzione, non si tratta dell’unico strumento simile in circolazione nel web. È però obiettivamente uno dei migliori, forse il primo, e completamente esaustivo. Attualmente da fonti circolanti nella rete è il servizio di statistiche più noto e utilizzato nel web, complice ovviamente l’assoluta notorietà di Google e di tutti gli atri centinaia di servizi che offre.

Possibilità e caratteristiche.

Elenchiamo brevemente gran parte delle macro possibilità che ci offre lo strumento di Google, lasciando approfondimenti professionali a future pagine descrittive e alla volontà dei lettori. A tale proposito intanto, segnaliamo questa pagina “Diventa più intelligente con Google Analytics”, ancora nella home di benvenuto del prodotto, dalla quale si può entrare in un corso online gratuito al termine del quale si può sostenere un test propedeutico della qualifica di IQ Analytics Individual Qualification.

Diventa più intelligente con Google Analytics

Panoramica delle possibilità.

Ciò che offre Analytics alla Web analytics è notevole, e calibrato sulle esigenze di chi fa del web un luogo assoluto di marketing. Per chi ha quindi l’esigenza di studiare approfonditamente il comportamento e i sospettabili gusti dei propri clienti e per chi pubblica sul web inserzioni pubblicitarie. Permette quindi di monitorare l’andamento totale del proprio sito nel web, dalle visite alla frequenza di rimbalzo passando per i contenuti più letti, fino alla gestione integrata di AdWords e AdSense  e il monitoraggio di campagne di e-mail marketing e rapporti sull’e-commerce.

Ogni dettaglio quindi, tutto il potenziale espresso, esprimibile e inespresso del proprio sito.

Una home in cui è possibile osservare le visite in tempo reale, le indagini degli eventi intelligence, ovvero una sorta di investigatore privato che quotidianamente, settimanalmente, mensilmente, in modalità standard o personalizzata offre al creatore del sito una panoramica sugli eventi di maggiore rilevanza che hanno riguardato visite, visualizzazioni, parole chiave e quant’altro. Una prima dashboard riassuntiva e la possiibilità di creare dashboard personalizzate.

Quindi i rapporti, il cuore pulsante di Google Analytics. Con le cinque macrocategorie di analisi. “Pubblico”, “Pubblicità”,  “Sorgenti di traffico”, “Contenuti” e “Conversioni”.  Istogrammi, grafici a barre, a linea, a torta. Percentuali numeri, località geografiche.  Per capirci, e per essere il più espliciti possibile, ecco alcune voci di menu, tratte in ordine sparso da ogni categoria.  “Dati demografici”, “comportamento”, “mobile”, “flusso”, “Adwords”, “campagne”, “Query di ricerca con corrispondenza”, “fasce orarie”, “URL di destinazione”, “annunci tv”,  “sorgenti”, “tutto il traffico”, “diretto”, “referral”, “ricerca”, “contenuti del sito”, “ricerca sul sito”, “eventi”, “AdSense”, “ analisi data-in page” (ovvero il rapporto illustrato e applicato direttamente sullo schermo tra posizione di un testo, un’inserzione, un’imagine e ritorno in click per l’inserzionista o in visite), e ancora “e-commerce”, “canalizzazioni multicanale”.

Il tutto affiancato dalla possibilità di assistenza fornita dal centro assistenza e della innumerevoli FAQ e pagine che spiegano meccanismi e obiettivi di ogni sezione o strumento creato. E con la possibilità di creare report personali, segmentazione avanzata, API, esportazione dei dati in qualsiasi formato, dalle API stesse a Excel, CSV, PDF.

Installazione.

Google Analytics riesce a indagare per noi, all’esterno e all’interno del nostro sito grazie a un codice, un “page tag”, un codice di trattamento di Google chiamato “GATC Google Analytics Tracking Code”. Il codice viene aggiunto in pochi minuti, in due semplici passaggi e comunicazioni che Google stesso indica. Una volta installato va ad applicarsi a tutte le pagine del dominio di un sito e andrà a dialogare con il server Google .

Per chiudere, sempre nella pagina di presentazione del suo prodotto Google fa ruotare i profili e le esperienze di alcuni sui clienti celebri mondiali che hanno scelto di utilizzare il suo Analytics. Uno di questi è Carolina Rustica. Immenso mobilificio USA con un ampio mercato online.

“Richard Sexton non aveva mai pensato di fare l’imprenditore. Ancora meno di diventare il proprietario di una showroom di mobili. Ma dopo aver seguito un MBA e aver trascorso quattro anni nel mondo aziendale, si sentiva sempre più insoddisfatto della propria carriera. Alla fine, durante un viaggio in Nepal, Richard decise di apportare cambiamenti sostanziali alla propria vita. Al suo ritorno, lasciò il lavoro e si trasferì di nuovo nella città natale nel North Carolina, dove aprì un piccolo negozio di articoli per l’arredamento. Cercò quindi di capire in che modo si potevano vendere articoli di arredamento.Può sembrare banale, ma era un po’  la litania del che cosa voglio fare della mia vita’, ricorda Richard. Non avevo la minima esperienza di come funzionasse la vendita al dettaglio. In pratica, vendevamo ciò che ci piaceva: un mix di American classic, come letti in ferro battuto e articoli di importazione dall’Asia. Era come una prova del fuoco o, per meglio dire, dei fuochi. La nostra curva di apprendimento includeva una bella dose di errori, ma anche alcune decisioni azzeccate. Portare il mio pappagallo Magoo in ufficio, entrare in rete di buon’ora e scegliere di utilizzare prodotti Google sono state tre delle mosse più indovinate”.